La commissione per l’ambiente del Parlamento europeo ha adottato oggi un progetto di relazione da parte del relatore della commissione, l’on. Norbert Lins, in merito al regolamento sull’uso del suolo, sui cambiamenti di uso del suolo e sulla silvicoltura (LULUCF).
La normativa è di enorme importanza per i settori silvicolo e agricolo, in quanto definisce i benefici climatici della gestione delle foreste e dell’uso del legno.
Un elemento chiave del regolamento consiste nel come vengono contabilizzate le emissioni e gli assorbimenti delle foreste. Come parte del quadro 2030 per il clima e l’energia, la Commissione europea ha proposto nuove norme UE di contabilizzazione LULUCF per le foreste, usando un “livello di riferimento delle foreste” basato sull’intensità e le pratiche di gestione passate (1990-2009).
Oggi la commissione per l’ambiente ha deciso di continuare a seguire questo approccio, votando a favore di un compromesso per confrontare l’intensità di gestione forestale del periodo 2020-2030 con il periodo storico 2000-2012.
L’approccio che consiste nel confrontare l’uso futuro delle foreste all’intensità di gestione storica è stato fortemente criticato dai settori agricolo e silvicolo. Questi ultimi indicano il fatto che, per poter sfruttare al massimo il potenziale dei benefici a lungo termine derivanti dalle foreste gestite in maniera sostenibile e dai prodotti derivanti dalla raccolta del legname per quanto riguarda la mitigazione del e l’adattamento al cambiamento climatico, i livelli di riferimento delle foreste devono prendere in considerazione i dati più recenti sulle risorse forestali e le politiche pertinenti.
Secondo Emma Berglund, Segretario generale del CEPF: “Non dovremmo penalizzare i paesi che in passato non hanno sfruttato appieno il potenziale sostenibile delle proprie foreste. Gli Stati membri dovrebbero poter utilizzare le loro foreste in crescita, al fine di sviluppare una bioeconomia priva di risorse fossili. Inoltre, ai proprietari forestali si dovrebbe permettere di continuare a investire nella gestione sostenibile delle foreste – la migliore strategia di lungo termine per preservare l’assorbimento del carbonio e garantire i benefici climatici delle foreste.”
Piotr Borkowski, Direttore esecutivo di EUSTAFOR, ha affermato: “Le risorse forestali stanno crescendo in Europa e dovremmo promuovere l’uso del legno ottenuto in maniera sostenibile da foreste europee, per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici e per sviluppare una bioeconomia sostenibile. Infatti, la Strategia europea per le foreste richiede gestione, crescita e utilizzo delle foreste, cosa che va ben oltre il fatto di considerarle meri stock di carbonio”.
Sylvain Lhôte, Direttore generale della CEPI, ha dichiarto: “Un livello di riferimento delle foreste dinamico è essenziale a garantire che gli investimenti vengano fatti laddove necessario: nella gestione sostenibile delle foreste. Manteniamo le foreste europee su una traiettoria pro-crescita, così da preservare l’assorbimento del carbonio da parte delle foreste europee, sfruttando appieno il vero potenziale della loro bioeconomia nel contempo”.
Patrizio Antonicoli, Segretario generale della CEI-Bois, ha invece affermato: “Usare il legno derivante da foreste gestite in maniera sostenibile è LA chiave per affrontare concretamente il cambiamento climatico. I decisori politici dell’UE devono avere l’ambizione di fissare un livello di riferimento delle foreste coerente e dinamico, per salvaguardare l’assorbimento di carbonio delle foreste e garantire la disponibilità di materiale pulito che permetterà alla società di beneficiare appieno dell’assorbimento del carbonio offerto dai prodotti derivanti dalla raccolta del legno”.
“Deploriamo vivamente il voto della commissione per l’ambiente”, ha sottolineato la presidente del gruppo di lavoro “Ambiente” del Copa e della Cogeca Liisa Pietola. “È una perdita per la crescita della comunità rurale, per l’occupazione e per il clima. Numerosi paesi sono sempre più esposti ad eventi climatici estremi e a incendi boschivi, e questa decisione li penalizzerà ulteriormente. I settori agricolo e silvicolo sono gli unici settori a sottrarre emissioni dall’atmosfera. Il parere della commissione per l’agricoltura è stato ignorato completamente”.
Le organizzazioni ombrello dei settori agricolo e forestale presenti a Bruxelles esortano tutti gli eurodeputati a considerare il quadro d’insieme in merito alla mitigazione del e all’adattamento al cambiamento climatico del settore silvicolo. Nel periodo di transizione da una società basata sulle fonti di energia fossili, tutti gli sbocchi della silvicoltura sono necessari e i benefici dovrebbero essere esaminati nel lungo termine.
EUSTAFOR, Copa, Cogeca, CEPF, CEPI e CEI-Bois sono convinti che i prossimi dibattiti ad aver luogo al Parlamento europeo e al Consiglio avranno un impatto positivo sull’ulteriore sviluppo della proposta.