Dal 4 al 7 Maggio 2022, a Verona Fiere, si è svolto un importante evento fieristico di rilevanza internazionale per quanto riguarda il settore delle biomasse energetiche, denominato “PROGETTO FUOCO“. Esso ha ospitato nella recente edizione del 2022 circa 800 espositori e oltre 60000 visitatori provenienti da tutto il mondo.
In modo particolare questa prima edizione post- Covid è stato un importante momento di riflessione per quel che riguarda il problema della crisi energica e il possibile ruolo delle biomasse come risposta concreta al caro energia ma anche alla transizione ecologica. Questa importate e vasta tematica è stata sviluppata per tutta la mattinata di venerdì 7 maggio dove AIEL (associazione italiana energie agroforestali), insieme al dipartimento del TESAF (Università degli studi di Padova), hanno organizzato una sorta di tavola rotonda alla quale hanno partecipato moltissimi portatori di interesse, in particolare le associazioni di categoria, tra i quali ANARF, e i fautori della strategia forestale nazionale, tra cui Alessandra Stefani (MIPAF) e Davide Pettenella (Università di Padova).
La tematica chiave del dibattito è stata quella di promuovere il settore forestale come elemento strategico dell’economia circolare, garantendo la multifunzionalità delle foreste e coordinando le filiere dei prodotti legnosi.
Come primo passo è stata presentata in sintesi la Strategia Forestale Nazionale (SFN) dalla Dott. Stefani e dal professor Pettenella. La SFN rappresenta un documento chiave da cui partire anche per la tematica biomasse. Essa ha fissato una struttura di politica forestale per i prossimi 20 anni e nasce a seguito di un lungo e faticoso lavoro di dialogo con tutti gli attori e gli stakeholder e frutto di numerose osservazioni per renderla il più completa possibile. La strategia forestale si posa sui seguenti principi: la sostenibilità e la multifunzionalità delle foreste; la fornitura costante di servizi ecosistemici; “forestry closer to nature” (una foresta più vicina ai cicli naturali); pensare a quello che si porta fuori con la stessa attenzione di quello che si lascia e con lo stesso valore ed identità; il rispetto delle tradizioni, delle attività e dei prodotti a livello locale; promuovere l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile.
Tutto ciò, e molto altro, è fondamentale visto lo stato del settore forestale e della gestione delle stesse foreste. In particolare, il professor Pettenella, ha esposto le varie problematiche riguardo la gestione, evidenziando alcune tematiche chiavi come la mancanza o scarsità di dati spesso anche inesatti o improbabili. Alla luce dello studio del settore eseguito dal professor Pettenella, sono emerse le seguenti riflessioni:
- Nel complesso, non esiste un problema di sovrautilizzazione dei nostri boschi per la produzione di legna ad uso energetico (Pettenella, 2022).
- La sostenibilità dei prelievi va però valutata in relazione con alcuni eventi di disturbo (Vaia, incendi…) (Pettenella, 2022).
- È necessario produrre meglio, non tanto di più, ma è necessario alzare la percentuale di prelievi da legname da opera (Pettenella, 2022).
- È in atto un positivo processo di sostituzione di apparecchiature obsolete a favore del risparmio energetico e delle minori emissioni, come l’esempio virtuoso del pellet che è collegato ad un approccio a cascata (Pettenella, 2022).
- Il teleriscaldamento ha grandi spazi nelle aree montane interne dove vi sono problemi di povertà energetica (Pettenella, 2022).
Dopo questa importante parte introduttiva e di illustrazione delle varie problematiche, è iniziato il dibattito alla quale hanno partecipato associazioni del settore come: Assocarta, Assolegno, Cia, Conaibo, Confagricoltura, Fiper, Federforeste, Federparchi, Fsc , Pefc , Legambiente, Sisef, Uncem, Anarf.
Le foreste demaniali italiane sono spesso dei laboratori di innovazione nel campo delle filiere foresta-legno e offrono interessanti esempi di come la valorizzazione energetica del bosco sia perfettamente compatibile con la sua gestione multifunzionale. A tale proposito, ANARF, acronimo di Associazione Nazionale Attività Regionali Forestali, che ricordiamo essere l’associazione che raggruppa i soggetti che gestiscono le foreste demaniali in Italia e che ricopre l’importante ruolo di rappresentare il Paese all’interno di EUSTAFOR (European state forest organization), che a sua volta raggruppa i gestori di circa il 30% delle foreste europee, ha portato al dibattitto l’esempio virtuoso della foresta del Cansiglio, che nonostante la sua gestione attiva da più di 500 anni, è più bella che mai, testimoniando che il problema non sia tanto il taglio in sé ma piuttosto la non gestione.